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Dal pulpito Rai contro i circhi: senza Limiti di decenza

Tippi Hedren da Paolo Limiti

Scaricare sul circo una valanga di fango senza possibilità di contraddittorio. E’ quanto avvenuto sulla prima rete della televisione pubblica, in un programma collocato in un orario di punta e dedicato all’intrattenimento. Fra una canzonetta e l’altra, l’animalista Paolo Limiti è riuscito ad infilarci una lunga intervista con un’altra storica animalista, Tippi Hedren. Ne è uscito un attacco sconsiderato (e premeditato va aggiunto) allo spettacolo che da secoli porta in pista artisti e animali, grondante di luoghi comuni, privo di documentazione scientifica e di contestualizzazione. Insomma, denigrate denigrate, che qualcosa resterà.
“Stiamo valutando ogni possibile azione legale sia nei confronti del conduttore Paolo Limiti che della Rai, e sia verso le dichiarazioni diffamanti e gravemente lesive di un intero settore, pronunciate da Tippi Hedren”, annuncia il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni. “Si è arrivati al punto di fare appello, all’interno di un programma della Rai, che dovrebbe fornire un servizio pubblico e il cui canone paghiamo tutti noi, a boicottare i circhi disertando gli spettacoli, quando in ogni Paese, Italia compresa, i circhi operano in base ad una precisa normativa, che prevede anche il rispetto di severe regole sul mantenimento degli animali”, dice ancora Buccioni. “E siamo arrivati al punto che in Rai si predica il fallimento forzato delle imprese. Soprattutto in un periodo come questo segnato da una gravissima crisi economica. Una volta che i circhi avranno chiuso i battenti, i migliaia di addetti che non avranno di che campare andranno a bussare a casa di Paolo Limiti, dai vertici Rai e da Tippi Hedren?”
Il siparietto a senso unico si è svolto ieri mattina a Estate con noi in tv, alle ore 12 su Rai1. “L’unico modo per fermarli è non andare più al circo… è orribile come li allevano, li picchiano, piegano il loro spirito, col tempo gli animali addirittura impazziscono”, sono state le parole della ex attrice. E Paolo Limiti: “Oggi gli animali li possiamo vedere in dvd non c’è bisogno di averli vicini e chiusi in gabbia, prigionieri come negli oscuri tempi del passato, che poi diventano pazzi”. Perle di saggezza a parte (come se fosse la stessa cosa vedere un animale ad un metro di distanza o in un documentario), questo è stato il livello della conversazione.
La Hedren deve essere rimasta sconvolta dalla esperienza di attrice con Alfred Hitchcock, del quale oggi racconta tutto il peggio, forse perché ha deciso di fare un film su quella storia e si sa che i lanci trovano sempre maggiore audience se accompagnati da rivelazioni scabrose. In particolare Tippi Hedren sembra portare un pessimo ricordo del set di The Birds, la famosa pellicola del 1963 nella quale interpreta Melania Daniels. Qui di animali (gabbiani, corvi, cornacchie) ce n’erano in abbondanza, ma probabilmente l’attrice non ha familiarizzato con loro. Molti di quei volatili furono addestrati a compiere certe scene, sotto lo sguardo attento della Humane Society, l’associazione per la protezione degli animali.

Paolo Limiti

Sembrerà strano ma questa donna, che dice di amare gli animali più di se stessa, ha dichiarato da Limiti di aver vissuto “ogni genere di violenza durante alcune riprese dei miei film con Hitchcock” e fra gli episodi cita anche il fatto di essersi trovata in una di quelle scene, “circondata da uccelli veri”. Li avrebbe preferiti imbalsamati? Eppure quegli uccelli che le hanno fatto spiccare il volo grazie a Hitchcock li usa in ogni salsa (portati come una spilla sull’abito e pure infilati nella sua arzigogolata firma)

La firma (con volatili) della Hedren

ed evidentemente perché sa bene che la sua popolarità dipende da loro.
Anche oggi Tippi Hedren va in televisione grazie agli animali e per promuovere la sua Shambala Preserve, come ha fatto anche ieri. E Paolo Limiti, militante di tante battaglie animaliste (contro le pellicce ad esempio), testimonial delle campagne Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali), e anche impegnato in difesa della Brambilla. Si, nel 2008, quando un gruppetto di esagitati animalisti di base contestarono la Brambilla a Milano, costringendola alla ritirata per rifugiarsi nel Castello Sforzesco, il primo a difenderla fu Paolo Limiti.
Tutto bene. Liberissimi la signora Hedren e Paolo Limiti di farsi promotori delle battaglie in cui credono, ma non, per favore, a nostre spese. “Quella che abbiamo visto al programma di Paolo Limiti è vera violenza, perpetrata con l’arma del servizio pubblico”, commenta il presidente Enc, Antonio Buccioni, “e se da quella tribuna viene lanciato il messaggio di non andare più al circo, quantomeno da parte nostra chiediamo ai milioni di italiani che vanno al circo di non guardare più i programmi faziosi di Paolo Limiti”.

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