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Circo Lidia Togni: chapiteau e campanile

Il nuovo circo Lidia Togni ha fatto spazio anche ad una chiesa

Una chiesa itinerante che d’ora in poi si muoverà insieme al circo. Il complesso è il Lidia Togni, che per le festività natalizie si trova a Bari (fino al 14 gennaio), sul lungomare Vittorio Veneto. E proprio qui ieri mattina il vescovo della città, metropolita di Bari e Bitonto, mons. Francesco Cacucci, ha benedetto la nuova struttura e officiato una santa messa alla presenza di tutta la famiglia Togni, di amici e conoscenti.
L’idea perseguita da Vinicio Togni è quella del circo villaggio aperto, che offre i tradizionali punti di riferimento di ogni paese e città: la chiesa, la piazzetta con il bar, la palestra e, ovviamente, il luogo dello spettacolo e dell’incontro nel grande tendone centrale, il circo.
Soddisfazione è stata espressa dall’arcivescovo Cacucci, che è anche delegato pontificio per la Basilica di San Nicola in Bari e presidente della Conferenza episcopale pugliese, e in servizio episcopale in questa diocesi dal 1999.

L'arcivescovo di Bari e Bitonto, mons. Cacucci

Mons. Cacucci al termine della messa si è intrattenuto a lungo con i presenti, anche posando per numerose fotografie, e la sua cordialità e accoglienza verso la famiglia Togni e il mondo del circo in generale, non è passata inosservata.
“E’ la prima volta, ed è il primo esperimento al mondo, nell’ambito circense – spiega Vinicio Togni – che un circo realizza una vera e propria chiesa dove d’ora in poi ogni domenica sarà celebrata una messa aperta, oltre che agli abitanti del villaggio del circo Togni, anche a tutta la cittadinanza. L’idea è nata da tutti gli artisti e gli operatori, per andare incontro ai bisogni di spiritualità che sono insiti in ogni individuo, soprattutto da parte di chi affronta i rischi e i pericoli che fanno parte della nostra vita di spettacolo. Con questa iniziativa vogliamo aprirci al mondo esterno e gettare un ponte fra noi e le città che ci ospitano”. Ma Vinicio aggiunge anche una finalità sociale: “Vogliamo aprirci con sensibilità cristiana alle realtà esterne, ai disagi di ragazzi, bambini e anziani, a quel mondo che sembra non appartenerci mentre invece è molto vicino al nostro, affascinato dal nostro modo di essere uomini di spettacolo, ma carichi di tanta umanità”. E una prima concretizzazione di questa apertura la si avrà il 2 gennaio quando il Lidia Togni ospiterà un centinaio di giovani con diverse problematiche.

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