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Baby, Pippo, gli animalisti e una battaglia appena iniziata. Parla l’avvocato Giranu

L'avvocato Patrizia Giranu in una veste insolita, in gabbia coi leoni di Tairo Caroli

L’avvocato Patrizia Giranu in una veste insolita, in gabbia coi leoni di Tairo Caroli

Buongiorno “CIRCO.IT” (Comunità Immortale di Romantici, Coraggiosi, Onesti, Instancabili, Tenaci).
All’indomani dell’udienza collegiale, grado di appello, tenutasi presso il Tribunale di Tempio Pausania il 09 aprile u.s., che ha portato al dissequestro di “Baby e Pippo Caroli”, mi è stato chiesto di scrivere un comunicato per voi.
Nell’immediato ho risposto acconsentendovi ma, nell’accingermi alla sua stesura, mi son resa conto che se questo avessi fatto, avrei realizzato uno scritto prettamente “tecnico giuridico”, incomprensibile e noioso per la maggior parte dei lettori, vanificando l’essenza e il carattere umano di questa triste vicenda giudiziaria.
Ho deciso, quindi, di raccontarvi una storia: la disumana storia che, in questi ultimi nove mesi, ha visto perseguitata, ingiustamente offesa e lesa nella sua dignità, la famiglia Caroli.

Pippo

Pippo

Orbene:
Il giorno 11 novembre del 2014, ho ricevuto una telefonata al mio cellulare da Adam Caroli nella quale (presentandosi con tono educato, ma profondamente provato e disorientato perché il suo precedente difensore aveva rinunciato al mandato improvvisamente, e a pochi giorni di distanza dell’udienza di appello) mi chiede di assumere la sua difesa nel procedimento penale, instaurato nei suoi confronti per maltrattamento agli animali, a seguito di una denuncia della LAV.
La disperazione di Adam mi ha portato, senza esitazione, ad avventurarmi in questa esperienza professionale nonostante i tempi brevi per acquisire coscienza e scienza di questa materia, per me, del tutto nuova, penalista collaudata in altra tipologia di reati contro la persona.

Baby

Baby

I tempi stretti mi impongono di reperire, il più presto possibile, la copia degli atti giudiziari e dei documenti necessari per studiare il caso. E’ già nella prima lettura di questi che scopro un mondo affascinante, quello circense, perseguitato e vessato dai “terroristi, mascherati da tutori e difensori degli animali che, in alcuni casi, ingannevolmente perseguono scopi speculativi di raccolta di denari e capitali milionari, a tutto impiegati meno che alla ricerca o al mantenimento degli animali sequestrati.”
Ho capito subito che a questa realtà delle cose bisognava rispondere con una difesa che cambiasse strategia e che irrompesse a muso duro.

Patrizia Giranu e Tairo Caroli

Patrizia Giranu e Tairo Caroli

In primis ho rafforzato la mia convinzione deontologica che noi avvocati, paladini della difesa dei diritti e interessi illegittimamente lesi, dobbiamo, nei casi di sopruso esasperato, come questo, essere fisicamente presenti nei luoghi di interesse, affianco ai nostri assistiti e in ostacolo alle azioni di deportazione e maltrattamento dei loro cari, siano questi esseri umani o animali.
In secondo luogo ho avviato, in coerenza al mio “modus operandi”, un lavoro che portasse, man mano, alla creazione di una squadra di difesa che, da tutti i punti di vista (tecnico-scientifico e giuridico), mi supportasse nella realizzazione della mia strategia difensiva.
Così mi sono, immediatamente, arricchita della collaborazione del giovane Collega avv. Giovanni Aste del foro di Cagliari che brillantemente mi ha affiancato nella ricerca giurisprudenziale e normativa di interesse; del contributo della dott.ssa Paola Congiu che, lavorando con me fino a notte fonda, ha provveduto alla raccolta, all’assemblamento, alla trascrizione e alla trasmissione degli atti di difesa; della accoglienza nel circo, per tre giorni straordinari, della Famiglia Caroli che mi ha permesso di capire e vivere la realtà che andavo a rappresentare negli ambienti del Tribunale; dell’insegnamento paziente, per due giorni consecutivi, di Gaetano Montico in ordine alle contraddizioni scientifiche presenti negli atti e nelle valutazioni della LAV, fatte proprie dalla Magistratura ai fini del sequestro degli animali, sia rispetto agli aspetti etologici che a quelli di normativa CITES.

giranu-a-cavalloMaturato il quadro generale che mi si prospettava dinnanzi mi sono resa conto che andavo a discutere “Un Appello” che non mi apparteneva e che non rispondeva all’impostazione di difesa che io ritenevo necessaria al caso. Un appello che, quindi, potevo forzare, nella discussione, strano a dirsi, soltanto dal punto di vista scientifico ed etologico degli animali sequestrati, nonché da quello di analisi e comprensione del sistema socio-familiare che lega i circensi ai loro animali (incompatibile con le ipotizzate condotte di maltrattamento contestate) ma non da quello giuridico-processuale, stante l’ormai formato “giudicato cautelare” e la non eccepita distinzione dei due soggetti imputati, della loro diversa posizione sia nei fatti contestati che nella loro titolarità rispetto agli animali per i quali si statuiva il provvedimento di sequestro rispetto a quelli nei cui confronti, in realtà, si dava esecuzione dello stesso.

giranu-patrizia4Ho, pertanto, deciso di non seguire la strada del Ricorso in Cassazione ma quella di una difesa ex novo che portasse a distinguere la posizione soggettiva e processuale dei Caroli da quella dei Martino, alla giusta attribuzione della loro titolarità sugli animali sequestrati, alla “costruzione di elementi e fatti nuovi”, di valutazione scientifica e giuridica, che permettesse di rinnovare la domanda di dissequestro, in via principale per tutti gli animali, compresi quelli già deportati (ma per i quali allo stato non si era in grado di smontare l’ormai formato “giudicato cautelare”) e in via subordinata per i soli Beby e Pippo che si trovavano ancora in disponibilità dei Caroli.

L'avvocato Giranu

L’avvocato Giranu

Inizia, quindi, un percorso di richieste di accertamenti, verifiche e certificazioni del buon stato psico-fisico dell’elefante e dell’ippopotamo presso le diverse ASL competenti nei territori di attendamento del circo; di sopralluoghi del SIAC che in persona del Presidente Montico va a certificare l’idoneità e la salubrità degli ambienti e delle strutture e, in persona del dott. Chiesa, la salute psico-fisica e l’integrità caratteriale degli animali, soprattutto di Baby; di una mia resistenza e presenza personale nei luoghi nei momenti di “rinnovato assalto” della Forestale, soprattutto in quelli sconsiderati e di turbamento della serenità degli animali, effettuati di concerto con gli asseriti “esperti di fama internazionale”, con autodenuncia, insieme ad Adam, in opposizione alla richiesta di collaborazione, da parte del Capo del Corpo Forestale dello Stato, al trasferimento di Baby che, benché eseguito secondo le indicazioni e disposizioni di Gaetano Montico, accoglieva l’alea, da questo prospettata, del possibile concretizzarsi di una situazione di necessario abbattimento dell’animale; di una sequela di denunce e querele in ordine ai veri maltrattamenti perpetrati dalla LAV nei momenti di deportazione degli animali e allo stato di abbandono di Baby e Pippo che, paradossalmente, questa lasciava, non curandosi o preoccupandosi di loro in tutti questi mesi, alle cure e alla custodia di fatto dei “Caroli-maltrattatori”; con la costruzione di un fitto reportage fotografico e di missive personali dei componenti della famiglia Caroli ai Giudicanti, che raccontava e ricostruiva la loro storia d’amore con i propri animali, comunicandogli lo stato di frustrazione e di dolore conseguente all’ingiusto e infondato sequestro disposto; di analisi approfondita e contabile del Bilancio della LAV, evidenziandone ai Giudicanti e, comunque, alla Magistratura le incongruenze e discrasie con la sua natura di ONLUS e i suoi scopi statutari.
giranu-patrizia3Questo percorso si conclude, quindi, con la stesura ex novo dell’istanza di revoca del sequestro al GIP (che porta al risultato, dato per scontato, di non accoglimento) e al conseguente Appello che ha portato al risultato, che tutti conosciamo, del dissequestro di Baby e Pippo.
In questo epilogo conclusivo di formulazione e azione giudiziaria, la squadra di difesa si è arricchita, dell’ormai essenziale e imprescindibile, apporto professionale, integrativo e di lavoro dell’avv. Benedetto Valerio.

Pertanto, concludo il racconto di questa storia:
a) Ribadendo che si è chiusa soltanto la prima fase. Ora inizia la più dura che è quella del giudizio sulla responsabilità in ordine ai capi di imputazione di maltrattamento e della costruzione degli elementi e dei fatti nuovi che portino nella stessa sede ad ottenere anche il rientro a casa degli animali già deportati.
b) Ringraziando Giovanni, Paola, Benedetto (e sua moglie Emilia che ha tollerato le nostre logorroiche, pur essenziali, comunicazioni telefoniche), Gaetano Montico (che mi ha insegnato tanto), dott.ssa Cocco, dott. Chiesa (uomo di prima linea e di grande preparazione e sensibilità conoscitiva e umana), i Caroli, soprattutto nella persona di Adam che mi ha seguito con affidamento e fiducia smisurata, a Baby e a Pippo che mi riconoscono e mi regalano la gioia del loro amore e del loro contatto fisico.
c) Ringraziando Tairo Caroli che ha mantenuto la promessa e, all’indomani del dissequestro di Baby e Pippo, mi ha permesso di giocare in gabbia coi suoi leoni.

Un grazie a tutti voi per la pazienza.

Patrizia Giranu

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