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Animali nel circo, un diritto antico e inalienabile

“Animali nel circo, un diritto antico e inalienabile”. E’ la copertina del mensile Circo di aprile, che contiene ampi approfondimenti sulla “battaglia” che la categoria sta sostenendo in merito al Ddl 2287-bis. Un articolo fa infatti il punto sul percorso sin qui compiuto e che ha avuto una sua tappa importante nella audizione dell’Enc, insieme ad altre realtà del settore, davanti alla 7° Commissione del Senato, e contiene anche una sintesi del documento predisposto dall’Ente Nazionale Circhi in vista della manifestazione e del convegno che si sono svolti il 2 maggio a Roma, che risponde punto su punto alla Lav e al rapporto del Censis. Un secondo articolo riferisce degli esiti della assemblea generale Enc che si è tenuta il 22 marzo all’Agis.
Francesco Mocellin si occupa del Medrano, “tempo di migrare”: quest’estate toccherà a Slovenia e Croazia, con un programma di qualità.
Alessandro Serena si dedica a David Larible Junior, reduce dal successo all’ultima edizione di New Generation, ma questo giovane giocoliere classico ha già al proprio attivo stagioni importanti come quelle di Knie o di Brazil Jack. Cresciuto grazie agli insegnamenti del padre David e del nonno Eugenio, ma soprattutto della mamma America “Mery” Jimenez, suo principale faro e punto di riferimento nelle lunghe ore di prove reiterate per anni. I sogni di un ragazzo raccontati da Las Vegas, dove è ingaggiato in un prestigioso show.
Flavio Michi ha selezionato interessanti notizie sparse dal mondo del circo, mentre Nicola Campostori intervista i Flying Olimecha, “madre e figlio al trapezio”, ovvero la troupe composta dal porteur Janio Carvalho Matos e da Cristina e Raul.
“David Cavedo, il sorriso è il cuore del circo” (di Nicola Campostori), traccia invece il profilo di una famiglia attiva nella clownerie da generazioni, ma in particolare del suo rappresentante attuale più attivo. I suoi racconti e quelli del padre Walter ricordano l’essenza stessa dell’arte del pagliaccio.
Un altro suggestivo racconto di Gilberto Zavatta, il veterano dei memorialisti della nostra rivista. Ricordi, nostalgia, riflessioni si mescolano nel resoconto di un momento chiave della dinastia Zavatta. Un ritratto perfetto e malinconico di un mondo che non esiste più, pennellato con la consueta maestria da colui che fu anche fra i protagonisti della vicenda: “L’ultima marcia dei fratelli Zavatta”.

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