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Anche Pulcinella da Papa Francesco per il Giubileo dello spettacolo viaggiante e popolare

bruno-leoneUna maschera storica, simbolo universale della napoletanità ma anche di alcuni tratti caratteristici delle italiche genti. E il burattino per eccellenza, entrambi radicatissimi nella cultura popolare e ben oltre i confini nazionali. Saranno entrambi a Roma in occasione del pellegrinaggio dello spettacolo viaggiante e popolare che culminerà con l’Udienza di Papa Francesco. Si tratta ovviamente di Pulcinella e Pinocchio. Nel secondo caso abbiamo già anticipato la notizia su Circo.it. Oggi ci occupiamo di Pulcinella, perché sia nel grande spettacolo di domani sera in piazza S. Maria in Trastevere e sia in quello che prenderà forma attenendo l’arrivo del Santo Padre nell’Aula Paolo VI, il 16 giugno, questa maschera si farà ampiamente vedere, al fianco di acrobati, clown, musica meccanica e molto altro.
Il 15 Unima sarà presente con un teatrino dei burattini (quello di Aldo de Martino e Violetta Ercolano), un Pulcinella molto noto e apprezzato, ovvero Bruno Leone (nella foto), e poi Fausta Manno (canto tradizionale) e il cantastorie Gianni Silano.
Il 16 l’Unione internazionale della marionetta partecipa coi propri burattini alla sfilata delle varie arti popolari che partirà da via della Conciliazione, mentre allo spettacolo nell’Aula Paolo VI è fra l’altro attesa l’esibizione di Bruno Leone con “Pulcinella e San Gennaro”. Di lui Goffredo Fofi ha scritto che “Bruno Leone, burattinaio, è l’ultimo grande interprete dei canovacci classici di Pulcinella, che rielabora con vera poesia e con somma perizia tecnica, di cui però quasi non ci si accorge, quando fa spettacolo, tanto si è catturati e trascinati in uno stato di euforia, di leggerezza, di allegria dalla storia che ci viene narrata e mostrata. Gli spettacoli di Bruno Leone sono uno dei godimenti più autentici che è possibile provare nel nostro Paese in campo di spettacolo. Vi si mescolano fantasia e saggezza, e una fusione quasi miracolosa di corporeo e di spirituale, di comicità volgare (del volgo, cioè, e non della piccola borghesia di tipo televisivo) e di ariosa libertà. E’ una grande fortuna poter godere di Pulcinella grazie a un poeta come Bruno Leone, maestro burattinaio nell’era dello Stato assistenziale”.

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