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Aggressione a Cruciani: l’intolleranza animalista ha superato il livello di guardia

Giuseppe Cruciani

Giuseppe Cruciani

“L’aggressione animalista di cui è rimasto vittima Giuseppe Cruciani, che su Radio 24 conduce “La Zanzara”, supera livelli di guardia accettabili in una società democratica, dove chiunque dovrebbe essere libero di esprimere il proprio pensiero, e doverlo sottolineare in questi tempi di fondamentalismi dà la misura della gravità del fatto”. E’ il presidente Enc, Antonio Buccioni, a commentare il fatto accaduto nei giorni scorsi e di cui la stampa si è occupata ma guardandosi bene dallo stigmatizzare la violenza che, ancora una volta, proviene dal mondo animalista. I grandi media sono arrivati praticamente a giustificare l’accaduto perché Cruciani sarebbe reo di aver “preso di mira da mesi animalisti, vegeteriani e vegani”. Come se criticare certe posizioni e mostrare un salame a chi si professa animalista rappresentasse un affronto intollerabile. Sta di fatto che i violenti hanno inseguito Cruciani nella sede dell’emittente milanese dalla quale conduce “La Zanzara”: un gesto di intimidazione che non può trovare la minima giustificazione. Il tentativo di far tacere chi dissente, anche platealmente, dalle proprie idee, esprime metodi che sono tipici delle ideologie totalitarie e dunque pericolosissimi per la convivenza civile. “Mentre esprimiamo solidarietà a Cruciani, diciamo senza timore che conosciamo bene questi gruppi, perché i circhi ne fanno le spese quotidianamente, e quello che lascia sconcertati è anche l’atteggiamento di istituzioni che si dimostrano impotenti, afone, quandanche non restie a garantire diritti e libertà costituzionali”, aggiunge Buccioni. “Ma quel che è più sconvolgente è che associazioni animaliste come Enpa e Lav, che partecipano a tavoli ministeriali e che sono interlocutori di enti pubblici, tacciano e non prendano le distanze senza se e senza ma da gesti così brutti ed esecrabili; la cosa non ci stupisce perché mai hanno espresso solidarietà nemmeno ai circhi rimasti vittima di attentati e danneggiamenti, però questo la dice lunga sul loro modus operandi”.
Anche Federfauna condanna l’accaduto che “dimostra una volta di più che la radicalizzazione, di cui tanto si parla in questi giorni, non è solo di matrice jihadista”. “Cruciani è un provocatore patentato, sbeffeggia tutto e tutti, ma nessuno prima degli animalisti aveva reagito facendo irruzione nel palazzo del Sole 24 ore ed inseguendolo per i piani. E’ vero che questa volta non si è fatto male nessuno, ma ricordiamoci che due tizi nel 2012, perché ritenevano che “Ansaldo Nucleare continua a seminare morte e a contribuire alla distruzione della natura” (lo hanno dichiarato al processo), hanno gambizzato l’ad Roberto Adinolfi”, dichiara il segretario generale di Federfauna Massimiliano Filippi. “Quante altre volte in questi anni, tra bombe, incendi, devastazioni di laboratori, fabbriche, allevamenti, perpetrati in nome di un nuovo panteismo chiamato animalismo o ambientalismo, solo per miracolo non c’è scappato il morto (parlo ovviamente di persone, perché di animali ne sono morti a migliaia). Quindi ben vengano proposte come quella dell’On. Dambruoso ed altri di “Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista”, ma non ci si limiti a quelli e si cominci ad adoperarsi per prevenire e contrastare anche altre forme di radicalizzazione ed estremismo, che non possono essere sottovalutate, perché certo in maniera meno distruttiva, ma ugualmente minano la nostra società, i nostri valori, la nostra libertà”.

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