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Addio al grande marionettista Eugenio Monti Colla

Intervistato da Repubblica poco più di un anno fa disse: “Il retaggio della marionetta è di vivere commista alla storia, all’epopea, alla cronaca, all’affabulazione, al dramma, alla satira, alla danza, alla mimica, al canto e, infine, all’emozione. È questo che la rende viva. La riscatta dall’essere mero oggetto. Al suo cospetto torniamo in qualche modo bambini”. Eugenio Monti Colla è appartenuto ad una storica e importantissima famiglia che ha fatto la storia di questa forma teatrale. Si è spento oggi, dopo una intera esistenza dedicata alle marionette.
Colla per parte di madre, le origini artistiche di Eugenio nascono con Giuseppe Colla, nei primi decenni dell’800. “La prima data importante per ricostruire questa storia è il 1835. Su un registro ritrovato vennero annotate le spese, gli incassi e le piazze in cui lo spettacolo si svolgeva. Per tutto l’Ottocento la compagnia dei Colla fu itinerante, soprattutto al nord. Alla fine del secolo si insediò a Parma. Nel 1905 fu chiamata a Milano al teatro Gerolamo, in piazza Beccaria”, raccontò lui stesso in quella intervista.
Il Circo abbruna il proprio vessillo in segno di partecipazione al lutto della famiglia e del teatro di figura del nostro Paese ed internazionale, nel ricordo luminoso di Eugenio Monti Colla, principe dei marionettisti italiani.

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